Trento in mano ai barbari

La nostra amata città sta pagando lo scotto di una politica imbelle, di una autorità giudiziaria incapace di applicare le leggi, della sottovalutazione dei rischi e della realtà oggettiva da parte di funzionari di polizia. Viene da piangere a pensare come eravamo e come siamo ridotti nel volgere di pochissimo tempo. Rioni interi in mano a delinquenti nordafricani, spacciatori impuniti alla luce del sole; case e appartamenti alla mercè di bande di delinquenti dell’Europa dell’est, pronti a tutto per un pugno di soldi; interi condomini degradati da inquilini incivili e prepotenti; accattoni sempre più arroganti e pretenziosi tranquillamente domiciliati in squallidi ed inaccettabili campi rom dove regna la sporcizia, l’incuria, il parassitismo come stile di vita, il sopruso, la violenza. E dobbiamo anche subire la stupidità dei buonisti a tutti i costi, con il dubbio che il loro ottuso comportamento sia dettato magari da bieco opportunismo, dal fatto che da questa situazione possono ricavare lavoro e soldi, o semplicemente onori e considerazione. Ci siamo troppo imborghesiti, o forse civilizzati e quindi impauriti, per rispondere come si sarebbe fatto in altre epoche: scendere in strada, senza vessilli di qualsiasi natura politica, e fare giustizia sommaria una volta per tutte. Chissà, ci sarà il momento in cui anche noi torneremo ad essere dei barbari? Rif. 7073.
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