Premiati “Manifesto” e “SportWeek”

Il Manifesto ha vinto con un titolo, «Niente asilo», apparso sulla prima pagina del 3 settembre 2015 e accompagnato dalla foto di Aylan, il bambino siriano morto su una spiaggia turca che ha commosso il mondo. Questa la motivazione: «Splendida e terribile. Una prima pagina, questa del Manifesto, che è perfetta, nella sua tragicità, in forza della straordinaria simbiosi tra l’immagine di un corpicino che è stato abbandonato dalla vita e il titolo, due parole soltanto che hanno tanti significati, uno soprattutto che più brutale non si può: fine delle speranze per questo bimbo morto inseguendo la speranza».
SportWeek si è invece aggiudicato la «Copertina dell’Anno» grazie all’immagine del bacio di due uomini che, con il titolo «Chi ha paura di un bacio?», suggella un servizio, pubblicato l’11 luglio 2015, sugli ultimi tabù degli italiani. «Soprattutto coraggiosa questa copertina di SportWeek», si legge nella motivazione «E di coraggio bisogna averne non poco per proporre, a compendio di un’inchiesta su sport e omosessualità, il bacio tra due uomini, per giunta giocatori di rugby, per qualcuno lo sport più maschio che ci sia».
Il Premio Ferrari «Arte di Vivere Italiana - Articolo dell’Anno», destinato alla stampa estera che abbia valorizzato in chiave originale uno o più temi legati allo stile di vita italiano o al Made in Italy di eccellenza, è stato invece attribuito alla Frankfurter Allgemeine Zeitung per lo speciale magazine dedicato a Expo Milano 2015 e, più in generale, al Belpaese.
La proclamazione dei vincitori è avvenuta l’11 maggio, nel corso di una serata moderata dal direttore di Sky TG24 Sarah Varetto, che ha riunito alla Triennale di Milano molte personalità del giornalismo, della cultura e dell’imprenditoria. Coerentemente con la vocazione delle Cantine Ferrari a proporsi come ambasciatore dell’Arte di Vivere Italiana, la consegna dei premi è stata accompagnata da un dibattito sui valori dello stile di vita italiano e sulla percezione del nostro Paese nel mondo, di cui sono stati protagonisti due grandi esponenti dell’italianità quali Luca Cordero di Montezemolo e Giovanni Malagò, presidenti rispettivamente di Alitalia e CONI.