Mauro Giacca: "Meglio sognare che non farlo"

La sua casa, innanzitutto. Una costruzione che non passa inosservata. Potrebbe esserlo su una rambla di Barcellona o su una collina di Los Angeles, ma qui a Trento, a due passi dall’ospedale Santa Chiara, inosservata proprio non riesce ad esserlo. A definirne lo stile ci penserà lui stesso all’interno dell’articolo che TrentinoMese ha deciso di dedicargli questa volta. Lui è Mauro Giacca, classe 1971, viso da ragazzo, idee da uomo navigato e convinzioni da saggio capo indiano. Una breve vita quella che fino ad oggi ha voluto dividere in tre, tra gli affetti, la passione per il lavoro e quella per lo sport più bello del mondo: il calcio.
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