Un ascensore per il Bondone



Da decenni, parliamo inutilmente, di costruire una funivia Trento-Vason. Ora un progetto avveniristico propone un'altra soluzione

La telefonata mi raggiunge mentre sto scendendo a Trento da Candriai, a fine luglio. L’interlocutore, l’ingegner Andrea Eccher, mi chiede se posso essere presente il giorno dopo alla sala della Circoscrizione di Sopramonte per la presentazione di “un progetto che riguarda un impianto di trasporto veloce, innovativo a levitazione magnetica nel sottosuolo”.
“Come ha detto, scusi?”
“Sì, e guardi che riguarda il Monte Bondone, e anche Candriai.”
“Mi ripete l’ora? Alle dieci? Perfetto, ci vediamo lì”.
All’appuntamento siamo in pochissimi: il vicesindaco Paolo Biasioli, il presidente della Pro Loco Sergio Costa e tre operatori della montagna.
Davanti allo schermo, l’ing. Eccher, il geom. Walther Nardelli e l’ing. Daniele Magni, Commercial Development Manager di Thyssenkrupp, illustrano quello che, nella prima slide, viene presentato come
Smart City
Trento Monte Bondone
MULTILIFT
Proposta progettuale
Le slide si susseguono, il progetto è illustrato con chiarezza, supportato da dati, rilievi ed immagini. Fra i presenti, allo sconcerto iniziale, si sostituisce subito un interesse attento e motivato che scatena una raffica di dubbi, di commenti, di considerazioni e richieste di chiarimenti, puntualmente soddisfatti dai progettisti.
Di cosa stiamo parlando, dunque?


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